giovedì 10 dicembre 2009

RAPPORTI CON L'ESTERO: QUALI ALTRE POSSIBILI VALUTAZIONI?

La legge n. 227/1990 sul monitoraggio fiscale obbliga a compilare il
c.d. quadro W solamente le persone fisiche, gli enti non commerciali e
le società semplici. Nessun adempimento, invece, per le società di
capitali. E' probabile che il "legislatore" di allora abbia pensato
che fossero sufficenti le garanzie derivanti dalla tenuta di una
ordinata, completa e veritiera contabilità. Anche oggi, verificando il
contenuto, ad esempio, del modello UNICO SOCIETA' DI CAPITALI 2009, si
può rinvenire un supplemento d'informazioni, richiesto a tali
soggetti, solo nel quadro FC, avente ad oggetto i rapporti con
partecipate residenti in paradisi fiscali, cui si applica sia la
trasparenza e sia la rideterminazione del reddito secondo il TUIR. In
questi 19 anni si sarebbe potuto fare, invece, di più nella
strutturazione, per gradi, di una serie ponderata di informazioni da
richiedere alle imprese trasnazionali o comunque interessate da non
episodici rapporti con l'estero. A tal fine mi sono sembrate sensate
le proposte avanzate, proprio 20 anni fa, dal Prof. Nuzzo, il quale
auspicava il compleamento dell'informativa di bilancio (ad uso
fiscale) di questi enti. In particolare veniva proposto di indicare
non solo le aree geografiche di operatività ma anche i paesi, così
come si consigliava di richiedere report strutturari nelle
movimentazioni finanziarie da e per l'estero. Ovvio, il tutto "cum
granum salis": senza eccedere nella raccolta di informazioni. Troppi
dati diventano inutili. L'aumento delle competenze dei verificatori
avrebbe dovuto andare di pari passo con l'acquisizione di specifiche
sensibilità, sia di selezione che valutative. Insomma, l'introduzione
di un apposito quadro W, diciamo, ad appannaggio delle società
commerciali e di capitale in particolare. In ultimo, vale la pena
ricordare che l'attuale informativa civilistica di bilancio, già
scarna per le esigenze conoscitive dei soci e dei terzi creditori
appare in modo chiaro ed intuitivo insufficente e non aderente allo
scopo specifico d'indagine fiscale che si muove da altri presupposti
ed ha altre finalità.
Mauro Franchi

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