martedì 5 aprile 2011

MA...COME SI DIALOGA IN CAMPO TRIBUTARIO?

In questi ultimi mesi ho avuto occasione per riflettere su di un
pregio di riflessifiscali che mi era passato inosservato, e cioè la
pacatezza, l'educazione ed il rispetto per l'altro interlocutore,
qualunque esso sia e indipendentemente dalla bontà delle sue
osservazioni.
E' proprio vero, in oltre 3000 post, e forse si più, che si sono
accumulati dal fatidico febbraio 2008 (data in cui il vecchio
dialoghi, improvvisamente, sprofondò nel nulla, in questa scialuppa di
salvataggio che alcuni pochi naufraghi misero assieme in quattro e
quattrotto), mai si è vista traccia di polemica, supponenenza o
peggio.
E' un risultato di cui andare fieri, infatti, dando un occhio a cosa
si scrive in altri luoghi non c'è che rimanere esterefatti (si rasenta
la violenza verbale e la polemica è sempre li che striscia, come se la
verità assoluta fosse sempre in mano, od in bocca, di chi lancia,
elegantemente o meno, epitaffi). Non so se l'acerrima polemica è
tipica solo del diritto tributario ma mi pare che non si intraveda con
simile veemenza in altre contigue materie.
Un'altra cosa su cui ho riflettuto è questa: il tempo cancella e tutto
viene buttato, alcune volte, alle ortiche, pronti a cavalcare, come
spesso accade in questa società contemporanea, nuove esperienze,
dimenticandosi delle precedenti senza riflettere che...perdendo un
anello della catena, questa si spezza.
Detto questo, non posso far altro che seguire il mio io e, cioè,
tornare a scrivere su riflessi.