mercoledì 10 febbraio 2010

CAPACITA' ECONOMICA FRA PATRIMONIO E REDDITO

La ricchezza - patrimonio è una grandezza “stock” cioè adatta ad
essere misurata - in modo più o meno approssimata - in un preciso
istante di tempo , così posso dire cha al 31 dicembre posseggo tre
case, un certo saldo nel conto corrente bancario ed un certo ammontare
di titoli. Il patrimonio rappresenta l’aspetto statico, la fotografia
di una serie di beni in un dato momento .
La ricchezza - patrimonio si forma in due modi o tramite il reddito o
tramite trasferimenti unilaterali di ricchezza. Possono verificarsi
modificazioni qualitative della composizione del patrimonio tramite
degli “scambi” di alcuni beni con altri : denaro contro immobili o
titoli contro denaro.
Il reddito è quello che tutti conosciamo, è un flusso di beni
misurabile in un intervallo temporale ed esprime l’aspetto dinamico
del patrimonio che lo accresce o lo diminuisce (nel caso si tratti di
perdite). In un'altra visione non è altro che la differenza tra il
patrimonio misurato in due diversi momenti. Il reddito può essere
prodotto dal patrimonio stesso (come gli interessi attivi, utili,
canoni di locazione, plusvalenze) oppure tramite le attività sganciate
dal patrimonio : lavoro dipendente, autonomo in senso ampio piuttosto
che imprenditoriali .
L’altro modo di accrescimento della ricchezza è rappresentato dai
trasferimenti unilaterali di ricchezza gratuiti come possono essere
le eredità o le donazioni, istantaneamente uno stock di beni entra
nella sfera giuridica del possessore riconnesse a fenomeni successori
i atti di liberalità. Allo stesso modo può decrementare tramite atti
unilaterali di disposizione a gratuiti a favore di terzi e tramite
l’indebitamento.
Dopo il tempo l’altra dimensione di cui tener conto è quella
spaziale , reddito e patrimonio possono essere suddivisi in più
nazioni, così da avere un reddito d’impresa prodotto nella nazione X
che va ad alimentare un patrimonio nel paese Y investito in titoli ed
immobili i cui frutti sono spesi/consumati nel paese Z.
Quindi il patrimonio oltre ad avere un stratificazione temporale e
quindi con essa una successione di vicende tributari che ne hanno
caratterizzato il livello medio di prelievo tramite variazioni di
aliquote, esenzioni, condoni etc, risente anche della dimensione
spaziale che determina sensibili variazioni nel prelievo fiscale per
lo stessi presupposto impositivo da nazione a nazione .
Normalmente la manifestazione esteriore del patrimonio non sono i
singoli beni contenuti in più o meno anonimi strutture societari
piuttosto che il denaro liquidi e titoli alla cui riservatezza (almeno
nelle forme legali) provvede il sistema bancario ma piuttosto tramite
i consumi (intesi anche come beni durevoli privi della
caratteristica della conservazione del valore) .
Quindi in questo percorso a ritroso le dichiarazioni dei redditi anche
fisiologicamente monitorano e tassano solo una parte dei flussi di
reddito, in particolare solo alcune tipologie di reddito e perdippiù
italiane, che hanno contribuito all’ incremento della ricchezza,
mentre a livello patologicamente non possono aver traccia
dell’evasione.
Poter inferire delle conclusione sulle modalità di formazione fiscale
del patrimonio e quindi dei redditi (intesi come variazione del
patrimonio tassate e quelli invece evase) è un esercizio abbastanza
improbabile a causa delle asimmetrie informative tra contribuente e
terzi, soprattutto se lo si vuol realizzare a livello analitico, uno
schema logico di causa effetto come quello sopra delineato serve
soprattutto per ragionare e fungere da paradigma di verosimiglianza ai
metodi di stima che potrebbero e dovrebbero esser fatte per i
soggetti “amministrativamente non rigidi” .

Aggiungo un esempio di applicazione di questo schema logico.
Partiamo da una società che prevalentemente registra delle perdite che
continua ad operare tramite continue capitalizzazioni dai soci
tramite finanziamenti o versamenti in conto capitale a copertura delle
perdite. Cioè è possibile se i soci possano disporre di uno stock di
ricchezza sufficientemente grande, formatosi negli anni precedente
tramite l'accumulo di redditi tassati in varie forme o comunque
esenti piuttosto che trasferimenti unilaterali (donazioni eredità
anche queste soggette ad imposizine indiretta), altrimenti rimarrebbe
l'alternativa della vincita alla lotteria (comunque tracciata) o
dell'evasione.

Stefano Palestini

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