venerdì 10 luglio 2009

LE DETERMINANTI 19: COERENZA FRA LE DIVERSE IMPOSTE

Se riferita al singolo contribuente, la capacità contributiva non può essere che una, mentre sono plurime le imposte che diverse volte attingono alle di lui risorse economiche. Occorre allora, che coerenza vi sia non solo nel singolo tributo ma anche complessivamente fra la galassia complessiva delle imposte che formano un c.d. sistema tributario. Per tentare di dare una nuova chiave di lettura a mio parere è bene cercare di comprendere come vi debba essere linearità fra:

- ricchezza;

- sua formazione, manifestazione e circolazione;

- capacità contributiva;

- presupposto;

- base imponibile.

Dal che si discende immediatamente alla classificazione delle imposte fra dirette ed indirette, il che è tutt'altro che una classificazione storica senza scopo ma, bensì, una sorta di prova del nove per verificare la coerenza finale di una imposta e delle imposte nel loro insieme, così come infine la loro giustificazione dal punto di vista costituzionale.

Ritengo che la classificazione tutt'ora in voga non sia corretta, esprimendosi con ciò una sorta di pigrizia accademica nell'accettare uno status quo ritenuto immodificabile.

A mio parere sono:

IMPOSTE DIRETTE

IRPEF-IRES sul reddito prodotto/entrata

IVA sul reddito consumato

ACCISE sul reddito consumato

IMPOSTA DI REGISTRO-IPOTECARIE E CATASTALI sulla ricchezza negoziata

IMPOSTA SULLE SUCCESSIONI E DONAZIONI sulla ricchezza trasferita

ICI sul valore degli immobili posseduti

IMPOSTE INDIRETTE

IRAP: sull'organizzazione in quanto indice di potenzialità economica;

BOLLO: traffico giuridico quale indice di capacità contributiva.

Mi fermo.

Questa classificazione, che farà sorridere i più, deriva in realtà dal considerare quale entita univoca il concetto di REDDITO che come più voltre detto può essere prodotto e CONSUMATO. Il CONSUMO, quindi, non è un indice indiretto di ricchezza ma, piuttosto, lo stesso reddito che vine, per l'appunto speso.

...continua...

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